ATTIVITA’ CARITATIVE DELLA DELEGAZIONE DELLA SICILIA OCCIDENTALE DURANTE LA PANDEMIA COVID-19

L’emergenza causata dal Covid-19, con il blocco delle attività industriali, commerciali e di tutti i servizi legati al turismo ed alla ristorazione, ha colpito in Sicilia in modo particolare quelle persone che sopravvivevano con l’economia sommersa, dal commercio ambulante all’edilizia, dall’artigianato ai mestieri più vari. Sono aumentate quindi le persone in cerca di aiuto materiale, innanzi tutto di generi alimentari, e di assistenza, anche presso i centri di assistenza e le parrocchie della città di Palermo.

Nell’impossibilità di proseguire con il regolare servizio, che è condotto da qualche anno dai membri e dai volontari presso la mensa allestita nei locali della parrocchia Don Orione in Palermo, la Delegazione ha desiderato venire comunque in aiuto di quanti la frequentano per un pasto completo e una parola di conforto. Questa stessa mensa è una delle sole due nella città di Palermo ad essere rimasta ancora in funzione, non più con servizio ai tavoli, ma con la distribuzione dei pasti in pacchetti, riuscendo a seguire attentamente le attuali norme igienico-sanitarie. La Delegazione provvede all’approvvigionamento degli alimenti necessari, la cui preparazione e distribuzione è condotta assieme ai volontari della Parrocchia.

L’emergenza sanitaria ha avuto inoltre come importante conseguenza la chiusura delle scuole di ogni grado su tutto il territorio italiano. Ogni famiglia ha dovuto sperimentare una nuova condizione che obbliga alla permanenza di giovani e giovanissimi studenti in casa. Un gran numero di scuole ha avviato progetti di insegnamento a distanza sfruttando i mezzi che la tecnologia mette a disposizione, ma questa situazione straordinaria ha tristemente messo in evidenza il divario tecnologico e culturale tra le famiglie già provviste di mezzi tecnici e delle competenze per utilizzarli e quelle che solo marginalmente sono state coinvolte dagli sviluppi nel campo dell’informazione e della comunicazione. L’interruzione delle lezioni frontali ha conseguenze ancora più significative nel caso di bambini della scuola primaria, in una fase delicatissima della loro formazione, che potrebbe pregiudicare il loro successivo sviluppo scolastico, civile ed umano. D’altra parte le esigenze di distanziamento sociale, come più volte richiamato dagli organi di informazione e dagli esponenti ministeriali, rischiano fortemente di estendere l’insegnamento a distanza anche al prossimo anno scolastico.

La Delegazione ha ricevuto la segnalazione, basata sulla frequentazione quotidiana della scuola per motivi di lavoro, della situazione all’Istituto Perez-Madre Teresa di Calcutta. I due plessi che lo costituiscono sono situati nelle vicinanze della Stazione Centrale di Palermo, in una zona al limite del centro storico. L’Istituto annovera una forte percentuale, tra le più elevate in città, di bambini stranieri, provenienti da famiglie di recente o recentissima immigrazione, spesso solo marginalmente integrate nella comunità cittadina.

Richieste ripetute dalla scuola di interventi da parte di soggetti pubblici, per finanziare forniture adeguate degli strumenti necessari non hanno trovato risposta positiva, evidenziando con estrema urgenza la necessità di un intervento privato.

Sono stati consegnati al Dirigente Scolastico della scuola n. 5 tablet, che consentano ai bambini di famiglie disagiate (spesso numerose) e con difficoltà di accesso agli strumenti di comunicazione ed alle competenze per il loro uso, di usufruire delle lezioni a distanza preparate e messe a disposizione dal corpo docente.