Viaggio a Malta della Delegazione: una emozione intima e profonda.
Una dimensione sospesa fra il "nostro presente", le fondamenta di un glorioso passato ormai millenario e il rispettoso silenzio, quasi attonito, dei ragazzi delle nostre scuole piacentine. Una linea senza soluzione di continuità che lo straordinario "tempio senza tempo" della Co-cattedrale di San Giovanni Battista a La Valletta esaltava dagli ori barocchi delle pareti e della volta decorata da Mattia Preti. Immersi nelle lapidi finemente istoriate di oltre 400 cavalieri di ogni lingua del mondo conosciuta, accompagnati dagli studenti dell'Istituto Comprensivo di Monticelli d'Ongina e Caorso (Piacenza), dai loro insegnanti Dirigente scolastico Gianluca Freda, Florinda Calì, Vittoria Pozzoli, dal Sindaco Gimmi Distante e da una rappresentanza dei genitori, il tempo aveva perso ogni relatività e si era spalmato fra passato, presente e futuro con inaspettata naturalezza.
Una rappresentanza della Delegazione per l'Emilia Occidentale, guidata dal Delegato Gran Priorale Paolo Conforti, e gli studenti sono stati accolti il 22 aprile 2024 con grande cordialità nella Co-cattedrale di San Giovanni da Sua Grazia Charles Jude Scicluna, Arcivescovo Metropolita di Malta, dal Rettore Mons. Paul Vella, dal Presidente dell’Associazione Maltese Daniel de Petri Testaferrata, dall’Ospedaliere dell’Associazione Dr Kevin Dingli e da Cavalieri e Dame maltesi. L’Arcivescovo ha celebrato in prima persona la Santa Messa a porte chiuse, con un rito esclusivamente riservato alla Delegazione e agli accompagnatori. Un momento di grande solennità ed emozione è stata la lettura della “Preghiera del Cavaliere”, recitata in modo corale davanti all'altare maggiore, sotto il quale è ubicata la cripta dove sono inumate la maggior parte delle salme dei Gran Maestri dell'Ordine.
Conclusa la celebrazione, il Rettore di San Giovanni, Mons. Paul Vella, ha illustrato le caratteristiche storico-artistiche della Co-cattedrale, introducendo successivamente i due dipinti di Caravaggio custoditi al suo interno. La decollazione di San Giovanni, del 1608, è l'opera più importante e significativa, che presiede una grande sala annessa alla cattedrale. Si tratta di uno dei capolavori di Caravaggio, che risiedette a Malta per un certo periodo e, come è noto, fu membro dell'Ordine. Questa grande tela fu quella che gli permise di entrare nelle grazie del Gran Maestro Alof de Wignacourt. Nel tempio si trova anche il San Girolamo scrivente, un'opera più piccola ma carica di simbolismo.
Domenica la Santa Messa è stata invece officiata nella Collegiata di San Lorenzo, a Vittoriosa, prima chiesa dei Cavalieri quando arrivarono a Malta nel 1530. A piedi ci si è poi portati al Forte Sant'Angelo, ricostruito dai Cavalieri tra il 1530 e il 1560, che fu il quartier generale dei Cavalieri durante il grande assedio di Malta del 1565. In epoca contemporanea è stato concesso al Sovrano Militare ordine di Malta l'uso con extraterritorialità della parte superiore di Forte Sant'Angelo.
Successivamente è seguita la visita al Forte Sant'Elmo, che durante l'assedio del 1565 da parte dell'Impero ottomano, resistette per ben 28 giorni ai bombardamenti e solo nove difensori maltesi riuscirono a salvarsi nuotando fino a Forte Sant'Angelo, dall'altra parte del porto. L'anno successivo all'assedio il Gran maestro Jean de la Valette decise di costruire una nuova città sulla penisola e le rovine del forte furono ricostruite e integrate con le mura della città, conferendogli la forma attuale. La giornata si è conclusa con la visita alla Sacra Infermeria, che ha visto oltre 400 anni di storia con generazioni di malati e feriti che hanno varcato le sue porte. Altra visita di grande interesse è stata il Palazzo del Gran Maestro, un edificio di rappresentanza nel centro di La Valletta, attualmente sede del Presidente della Repubblica di Malta. Parte del palazzo è un museo aperto al pubblico, con la Sala del Trono, la Sala degli Arazzi e l'Armeria storica dei Cavalieri. Una visita particolare è stata quella alla Filarmonica Nazionale di La valletta, un "circolo" caratteristico tipico della socialità maltese.
La Delegazione è stata poi invitata al Maria Regina College dai Dirigenti scolastici Patrick Decelis e Renzo Galea, oltre che dalla Direttrice dell’Istituto di Cultura Italiana Dr.ssa Serena Alessi, per la consegna degli attestati agli studenti piacentini, con il patrocinio del Ministero per l'Educazione, la Gioventù, la Ricerca e l'Innovazione del Governo maltese, a cui sono seguiti gli interventi istituzionali del Delegato e delle autorità presenti. L’incontro si è concluso con un rinfresco offerto dal Ministero per gli Affari Esteri italiano.
Ringraziamo tutto il personale insegnante per aver indirizzato i ragazzi verso la storia, le attività e il carisma dell'Ordine di Malta. Quello degli studenti piacentini è un "laboratorio" che ci sta aiutando a capire i nuovi modelli espressivi dei ragazzi, il linguaggio, gli interessi, il modo di interagire con la nostra comunicazione, comprendere quali sono le cose che colgono la loro attenzione e quali meno, quali le domande ricorrenti, quale può essere il "link" fra l'Ordine e le nuove generazioni, quali sono i punti di contatto fra l'impegno civico e l'impegno cristiano. "Adottare" una scuola ci ha riservato davvero molte sorprese e inaspettate soddisfazioni, dandoci tanti nuovi spunti di riflessione per nuovi e potrebbe essere un'idea da sviluppare anche in altre Delegazioni.