Celebrazioni in onore della Beata Vergine di San Luca
Bologna, 21-29 maggio 2022. La Delegazione Gran Priorale dell'Emilia Orientale – Romagna ha preso parte alle celebrazioni in onore della Beata Vergine di San Luca che come ogni anno culminano la Domenica dell'Ascensione del Signore. In particolare mercoledì 25 maggio i confratelli e le consorelle hanno preso parte ai Primi Vespri presieduti nella Cattedrale di San Pietro da S.E. Rev.ma Mons. Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare emerito di Bologna, ed alla successiva processione culminata sul sagrato della Basilica di San Petronio con la tradizionale benedizione ai fedeli.
Domenica 29 maggio, dopo la recita dei Secondi Vespri dell'Ascensione, presieduti da S.Em.za Rev.ma il Cardinale Arcivescovo Matteo Maria Zuppi, si è svolta la processione che ha accompagnato la veneranda icona della Madonna fino a porta Saragozza, dove ha preso commiato dalla popolazione.
La discesa dell'icona della Madonna di San Luca si ripete ogni domenica che precede la festa dell'Ascensione ed è una tradizione bolognese che ebbe inizio nel 1433, più precisamente il 5 luglio, in seguito a una serie di calamità naturali che afflissero Bologna. Oltre ad aver subito delle scosse di terremoto, da aprile la città fu colpita anche da una serie di incessanti piogge che andarono a colpire i raccolti, preannunciando così una grande carestia. Per evocare la cessazione delle piogge, il dottore in legge Graziolo Accarisi propose, citando l'esempio dei fiorentini che in occasione di pubbliche calamità erano soliti fare processioni con l'immagine della Madonna dell'Impruneta, di fare altrettanto con l'icona della Madonna di San Luca custodita presso il Monte della Guardia. Il Consiglio approvò la proposta di Accarisi e dispose subito i preparativi per la processione all'interno delle mura della città.
L'incarico della processione fu affidato ai fratelli della Compagnia di S. Maria della Morte, i quali iniziarono la discesa con l'icona verso la città il 4 luglio. Essendo colpita anche la città da forti piogge, la processione dovette far sosta presso l'attuale chiesa di S. Giuseppe dei Cappuccini in via Saragozza e passarvi la notte.
Il mattino dopo accadde l'impensabile: non appena la processione riprese il cammino entrando da porta Saragozza, la pioggia cessò e la gente gridò al miracolo.