Gran Priorato di Lombardia e Venezia
Sovrano Militare Ordine di Malta

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A Genova la terza giornata di formazione melitense del Gran Priorato di Lombardia e Venezia

“La vocazione all’Ordine di Malta”: è il tema, quanto mai attuale, scelto dal Gran Priorato di Lombardia e Venezia per la terza Giornata di Formazione Melitense, svoltasi a Genova sabato scorso 13 aprile. 
Accolti già in autostrada da un enorme cartellone segnalante l’evento, oltre 300 tra Cavalieri, Dame e volontari delle dieci Delegazioni che afferiscono al Gran Priorato, si sono radunati nella Sala del Maggior Consiglio dello storico Palazzo Ducale la cui facciata era adornata da un’enorme bandiera con la Croce Ottagona. Con loro erano tantissimi i membri del CISOM, il Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, e del Corpo militare ACISMOM.
Tutti insieme, dopo i saluti del Delegato di Genova e Liguria, Augusto Vianson, e del Procuratore del Gran Priorato, Bernardo Gambaro, hanno potuto ascoltare in mattinata l’intervento di S.E.R. il cardinale Gianfranco Ghirlanda, Cardinale Patrono dell’Ordine di Malta.
Quella di Sua Eminenza Ghirlanda («A voi però, amici dell’Ordine, chiedo di chiamarmi semplicemente Padre») è stata una vera e approfondita Lectio Magistralis, ascoltata in assoluto silenzio dai partecipanti che gremivano tutte le file del grande salone.
Presentato e moderato da Niccolò d’Aquino di Caramanico, Delegato alle Comunicazioni del Gran Priorato e Delegato di Lombardia nonché Direttore del periodico L’Ormail Cardinale ha dedicato la prima parte del suo intervento al significato delle vocazioni e al loro discernimento. Dopo avere riferito sui vari esempi delle prime vocazioni nell’Antico e nel Nuovo Testamento, ha spiegato che «ciò che caratterizza tutte queste vocazioni è il rapporto diretto, personale, che Dio stabilisce con l’eletto e il fatto che gli affida una missione». Nel corso dei secoli, poi, il concetto di vocazione ha avuto una naturale evoluzione comprendendo «oltre alla vita consacrata e al ministero sacro, anche il matrimonio, la vedovanza, la vita celibataria».
Nella seconda parte, invece, il Cardinale ha affrontato la specificità della vocazione dei Cavalieri di Malta che prevede una “pluralità di vocazioni” al suo interno. Sottolineando le novità della Costituzione e del Codice varati nel settembre 2022, ha spiegato che la “chiarificazione” apportata alla Costituzione «richiede un profondo cambiamento di mentalità». Questo «consiste nel considerare il primo Ceto come l’anima dell’Ordine, quindi come primo responsabile della tutela del suo carisma». Ovvero: il recupero dei tradizionali e specifici valori religiosi dell’Ordine, così come richiesto dal Santo Padre, significa capire che «sono membri in senso pieno dell’Ordine solo coloro che appartengono al Primo Ceto, perché per la professione religiosa attuano ed esprimono in pienezza il carisma dell’Ordine».
Questo, però, non significa «non considerare il valore della presenza, quanto mai attualmente necessaria, del Secondo e del Terzo Ceto, i cui membri partecipano, anche se in gradualità e modalità diversa allo stesso carisma dell’Ordine e sono, secondo la loro specificità, responsabili del carisma, e della spiritualità e dell’operare dell’Ordine. Sono quindi - ha concluso il Cardinale - da incoraggiare anche le vocazioni a questi due Ceti».
Se la sessione del mattino ha ruotato attorno alla prima parte del carisma dell’Ordine, cioè la testimonianza della fede espressa dalla “Tuitio Fidei”, quella del pomeriggio è stata dedicata all’“Obsequium Pauperum”, la realizzazione pratica di questa Fede nelle opere di carità.
Con la presentazione di Sveva D’Adda degli Oddi d’Orni, Ospedaliere del Gran Priorato di Lombardia e Venezia, i partecipanti hanno potuto ascoltare tre differenti testimonianze.
Benedetto Barberini, Presidente CISOM, ha raccontato in particolare la nascita e lo sviluppo del “Gruppo ABC” di Roma, di cui è stato fondatore. Andriy Khanas, consigliere dell’Ambasciata dell’Ordine di Malta in Ucraina arrivato a Genova in automobile direttamente da Leopoli dopo un viaggio lunghissimo, ha riferito delle difficoltà del portare aiuto in una zona di guerra devastata ormai da due anni di conflitto. Infine, Clemente Riva di Sanseverino, membro del Sovrano Consiglio, ha illustrato le differenti modalità di due tipi di servizio: quello consueto durante il Pellegrinaggio a Lourdes e quello che membri e volontari dell’Ordine si apprestano a offrire nel corso del Giubileo dell’anno prossimo.
L’intensa giornata di formazione si è conclusa con la Santa Messa nella Cattedrale di San Lorenzo, presieduta dal Cardinal Gianfranco Ghirlanda e concelebrata da Padre Marco Tasca, Arcivescovo di Genova.
È stato infine annunciato che la Giornata di Formazione del prossimo anno del Gran Priorato di Lombardia e Venezia sarà organizzata dalla Delegazione del Piemonte. Precedentemente la prima si era tenuta a Modena e la seconda a Verona.