Delegazione di Terra d'Otranto
Sovrano Militare Ordine di Malta

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Il Questore di Taranto visita la Chiesa Delegatizia di San Michele protettore della Polizia di Stato

Martedì 1° aprile il Questore di Taranto, dott. Michele Davide Sinigaglia, ha chiesto di visitare la chiesa delegatizia di San Michele Arcangelo, in considerazione del fatto che San Michele, quale vincitore nella lotta del bene contro il male, fu proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII, il 29 settembre 1949, per la naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità e impegno, da ogni singolo operatore di polizia.

Nell'iconografia, orientale e occidentale, San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di satana, sconfitto in battaglia. Per i cristiani è considerato il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male.

Il dott. Sinigaglia si è mostrato molto interessato alla storia della chiesa che con l’annesso convento fu costruita, a partire dal 1713, grazie all’ingente lascito testamentario di Giovanbattista Protontino, per dare ricovero alle fanciulle orfane della città. La struttura conventuale, che anticamente confinava con il complesso religioso che aveva come luogo di culto la chiesa della Santissima Trinità (demolita per far riemergere le colonne del tempio dorico), si articolava attorno al piccolo chiostro al di sotto del quale si apre ancora oggi una grande cisterna. La chiesa, a navata unica, ingentilita dalla splendida decorazione in stucco del 1757, conserva il coro delle religiose protetto dalle grate che garantivano il rispetto della regola della clausura durante le celebrazioni liturgiche.

Nel corso del tempo il complesso ha cambiato più volte occupanti e comunità. Dapprima fu la volta degli alcantarini, frati francescani: pare che proprio qui sant’Egidio abbia trascorso un giorno intero di meditazione, per discernere attentamente la sua vocazione. Poi fu la volta delle monache cappuccinelle.

Spartiacque fu il periodo napoleonico, a cavallo fra XVIII e XIX secolo, ma anche dopo San Michele non rimase vuoto: vi si stanziò infatti la confraternita di Maria Santissima Immacolata che, oltre a commissionare la statua della Madonna, edificò anche un oratorio per le riunioni o i momenti di preghiera dei confratelli.

Tornando ai giorni nostri da una trentina di anni la chiesa è affidata al Sovrano Militare Ordine di Malta, sull’altare maggiore trova posto la statua dell’Immacolata e nella nicchia alla sinistra dell'altare vi è collocata appunto la bella statua di San Michele, mente il convento è sede del Conservatorio Statale di Musica "Giovanni Paisiello".