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Una riflessione di SE Fra Roberto Viazzo, membro del Sovrano Consiglio

Una riflessione di SE Fra Roberto Viazzo, membro del Sovrano Consiglio, sulla chiamata del Signore ... a ognuno di noi. Ricordiamo che il carisma dell'Ordine è la glorificazione di Dio, attraverso la santificazione dei suoi membri, ma non possiamo farcela da soli.

 “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò”. 

Beato colui che viene nel nome del Signore… Ascoltare la sua Parola, meditarla, metterla in pratica e rispondere con opere e motivazioni che spingano ad andare avanti. Ma dove? 

Nei secoli vi è sempre stata una situazione spirituale complessa. Tempi non solo di angeli ma anche di persone tribulate, cariche di miserie morali e materiali, peccatori. Come oggi. Un contesto in cui la chiamata, la risposta, sono difficili, anche prendendo persino le distanze da Dio. A volte non ce ne accorgiamo, pensando di avere noi le soluzioni, di essere autosufficienti. Pare lontana la presenza di Dio. Momenti di sconforto, dubbio, momenti in cui nessuno spenderebbe una lira per un percorso di chiamata, per ascoltare e rispondere a “gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò” 

Poi c’è la presenza di qualcuno che con quella Parola innesca il rinnovamento, la speranza, il “avvenga di me secondo la tua parola”. 

Gesù fissò lo sguardo su Pietro. Il momento dello sguardo, il momento del cambiamento. Un conto è osservare, un conto è fissare lo sguardo, guardare in profondità, leggere oltre. Gesù si voltò verso gli apostoli. Voltandosi fa vedere il suo volto come Dio fece con Mosè nel roveto. Non lo vedi di spalle, si volta e fa vedere il viso, ti guarda, ti parla. Chiedendo che cosa cerchi. A Pasqua però Gesù alla Maddalena non chiese cosa cerchi ma chi cerchi. Dal cosa al chi c’è la maturazione nell’ascolto. L’ascolto della Parola è come uno scalatore che non vede la vetta per uno spuntone di roccia ma la speranza lo invita a continuare. Così la decisione, la scelta: vado avanti o mi fermo, ascolto o non ascolto. Cosa scelgo nella mia vita? Cerco Gesù oppure un'altra via. “Gli idoli delle genti sono argento e oro, opera delle mani dell'uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano, hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni”. 

Beato chi viene nel nome del Signore… Guardiamoci attorno. “Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò” 

A volte il Signore si serve di persone apparentemente insignificanti per parlare, per condurre il suo popolo. La storia della Chiesa è piena di esempi. 

Guardiamoci attorno e nel riconsiderare quella persona che ci sembra una nullità, scaviamo nel suo animo, ascoltiamo la sua voce perché nella sua voce troveremo “egli dirà loro quanto io gli comanderò. 

fra’ Roberto Viazzo