Caravaggio e i Cavalieri di Malta
Una serata dedicata a Michelangelo Merisi, universalmente conosciuto come Caravaggio. Una tavola rotonda dedicata ad uno dei più famosi pittori del ‘600 e al suo rapporto con i Cavalieri di Malta.
Ospiti dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, il 3 giugno circa 120 persone si sono ritrovate nella sala delle Cariatidi della Casa dei Cavalieri di Rodi a Roma. È stato un viaggio all’interno della psiche di Caravaggio per comprendere le dinamiche psicologiche di colui che da secoli viene definito un artista maledetto, sempre in lotta con sé stesso e con gli altri. Un artista straordinario che tra il 1607 e il 1608 è sull’isola di Malta, protetto dal Gran Maestro dell’Ordine Alof de Wignacourt, il secondo protagonista della tavola rotonda.
‘Quella di questa sera vuole essere una indagine esistenziale - seppure estremamente parziale - di uno dei cuori più inquieti della storia dell’arte’, ha affermato il Presidente dell’Associazione italiana Lorenzo Borghese nel suo saluto introduttivo. ‘Caravaggio era certamente una persona molto difficile, questo sì. Stasera capiremo se la sua fama di artista maledetto è fondata o meno’.
Giuseppe Resca, psichiatra e psicoterapeuta, è stato l’ideatore ed uno dei relatori dell’evento con l’intervento dal titolo ‘Caravaggio cavaliere, dinamica di un complesso’. Pietro di Loreto, Direttore di AboutArt online, ha moderato gli interventi di Pierluigi Carofano ‘Alof de Wignacourt, un ritratto poco noto’; Michele Frazzi ‘Caravaggio e i Cavalieri di Malta’; Philippe Préval ‘Caravaggio va in analisi’; Sandro Corradini ‘Caravaggio, la Spada finisce in archivio’.
Al termine della conferenza, gli invitati sono saliti sulla Loggia per ammirare la vista di Roma al tramonto.