Delegazione di Viterbo - Rieti
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Rinnovato il “Patto d’amore” tra la città di Viterbo e la Madonna della Quercia

Domenica 10 settembre si è rinnovato il tradizionale “Patto d’amore” tra la città di Viterbo e la Madonna della Quercia, patrona principale della diocesi di Viterbo. Alle ore 10:30 nella basilica di Santa Maria della Quercia, centro della vita spirituale della Delegazione di Viterbo-Rieti dell'Ordine di Malta, si è tenuta una solenne liturgia eucaristica presieduta dal Vescovo, S.E.Rev.ma Mons. Orazio Francesco Piazza. Nel pomeriggio poi , al termine della processione  partita alle 16,30 dalla Chiesa di S. Maria del Paradiso, la sindaca Chiara Frontini ha rinnovato il "Patto d’Amore" alla presenza del Vescovo diocesano, del Vescovo emerito S.E. Rev.ma Mons. Lino Fumagalli, del clero regolare e secolare, delle confraternite e dei fedeli convenuti da tutta la diocesi. Ha, come ogni anno, presenziato ufficialmente alla cerimonia,  una rappresentanza della Delegazione di Viterbo-Rieti dell’Ordine di Malta con il Delegato , Avv. Roberto Saccarello. La storia del patto d’amore nasce nel 1467 durante i mesi di Luglio e di Agosto un terribile flagello si abbatté su tutto l'Alto Lazio, la peste. Migliaia di persone furono colpite dal tremendo morbo. All' improvviso,durante il mese di Agosto 1467, come chiamati da una voce misteriosa, una moltitudine di persone accorse intorno ad un albero di quercia. in seguito arrivarono migliaia di persone da tutti i paesi limitrofi.   La peste cessò e Il popolo decise di fare una grandiosa processione di ringraziamento e i Priori Viterbesi ne chiesero il permesso al Vescovo Pietro che autorizzò anche il culto alla Vergine ormai da tutti chiamata Madonna della Quercia. La storia del dipinto è già di per se miracolosa.  Fu commissionato nel 1417 per porlo a protezione dei fedeli su una quercia, dal mastro Battista Ruzzante al pittore Maestro Monetto. Lo incarica di dipingere per personale devozione, l’immagine della Vergine Maria con il Bambino su di una tegola piana. La tradizione tramanda, come riferisce lo storico Niccolò della Tuccia, che mentre il pittore stava lavorando al dipinto si addormentò e nel sogno vide gli angeli che completavano l’opera, disegnando e colorando la faccia e gli occhi della Madonna. Al suo risveglio scoprì il dipinto completo e perfetto tanto da attribuirlo con certezza a mano angelica. Il 20 Settembre del 1467 fu fatta la prima processione "Patto d’amore", a cui presero parte anche i Cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme.