Attività internazionali

La componente italiana dell’Ordine di Malta si è trovata frequentemente ad operare all’estero con i suoi membri ed i suoi volontari. I tre Gran Priorati, l’Associazione Italiana, il Corpo Militare e il Corpo Italiano di Soccorso hanno sempre avuto una vocazione volta a sostenere e a realizzare a livello internazionale diversi progetti umanitari, sociali ed assistenziali. 

Durante la Guerra Italo-Turca del 1911-1912, il piroscafo Regina Margherita venne requisito dalla Regia Marina ed assegnato come nave ospedale al Corpo Militare dell’Associazione Italiana. Sono complessivamente sette i viaggi che effettuerà raggiungendo da Napoli e da Palermo i porti di Tripoli, Bengasi, Homs, Derna e Tobruk. Trasporta e cura a bordo 1.162 tra feriti e malati.

Nel corso della Prima Guerra Mondiale, i treni ospedale dell’Ordine di Malta assistono in modo imparziale più di 800.000 feriti sui diversi fronti di guerra. Il Corpo Militare appronta quattro treni ospedale, otto Posti di Soccorso, un Ospedale da Campo e l’Ospedale Santa Marta a Roma (messo a disposizione da Benedetto XV), capace di 350 posti letto.

Durante la Seconda Guerra Mondiale entrano in funzione tre treni ospedale che - durante le Campagne di Grecia, Albania, Jugoslavia e Russia - trasportano, operano e curano a bordo migliaia di feriti dal fronte verso gli Ospedali Territoriali. Tra questi vengono allestiti il "Principe di Piemonte" a Roma con 250 posti letto e il "Principessa di Piemonte" a Napoli con 350 posti letto. A Roma la "Casa Maria Beatrice" - in una palazzina all’interno del Palazzo del Quirinale - prima istituzione del genere, ospita i bambini non vedenti e grandi mutilati di guerra. Vengono allestiti sette Posti di Soccorso che funzioneranno a pieno ritmo nel corso dei bombardamenti, soccorrendo migliaia di feriti. Viene attivato l’Ospedale dell’Ordine di Malta a Roma in un antico palazzo del Cinquecento: dispone di due sale operatorie e numerosi reparti di degenza. Durante la guerra sono operativi 19 Ospedali Territoriali sparsi sul territorio nazionale gestiti dal Corpo Militare.

Nel corso degli anni 90 del secolo scorso, le entità dell’Ordine di Malta in Italia organizzano diverse missioni umanitarie e di soccorso per aiutare le popolazioni colpite dalla guerra dei Balcani.

Attraverso una raccolta fondi, nel 2007 l’Associazione Italiana ha finanziano un progetto per la costruzione, a Rumbek, in Sudan, di una scuola secondaria per le ragazze sudanesi. Il suo scopo: fornire istruzione alla popolazione femminile di quel paese, affinché le donne possano apprendere le capacità per sostenersi da sole, promuovere la formazione come strumento per migliorare la loro vita e acquisire opportunità in un paese dilaniato da decenni anni di guerra civile, in cui predominano miseria e malattie.

Nel 2010 medici del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta partono per affiancare i medici e soccorritori dell’Ospedale dell’Ordine di Malta "Sacre Coeur” a Milot, nel nord di Haiti, in seguito al catastrofico terremoto del 12 gennaio che ha provocato la morte di oltre 222.000 persone.

Per numerosi anni l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta ha sostenuto il lebbrosario di Abu Zaabal, l’unico in Egitto, garantendo la copertura economica del personale medico specialistico. Situato a 40 km dal Cairo, l’ospedale accoglie circa 850 pazienti affetti da lebbra. Accanto alla struttura sorge un villaggio con 800 famiglie (con almeno un familiare affetto dalla malattia), dove operano anche una scuola materna e corsi di formazione gestiti dalla Caritas. Dal 2007 al 2020, grazie al sostegno dell’Ordine di Malta, hanno operato regolarmente medici specialisti, assicurando cure continue ai pazienti.

Fin dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022, le organizzazioni dell’Ordine di Malta si mobilitano a sostegno della popolazione ucraina, provvedendo alla raccolta di aiuti umanitari. Dai centri logistici nel Nord Italia vengono inviati in Ucraina, Ungheria e Romania decine di camion di aiuti. Squadre sanitarie partono per la Romania e la Polonia per sostenere lo sforzo degli organismi locali dell’Ordine di Malta. In Italia numerosi sono stati i progetti realizzati per dare sostegno ai profughi ucraini.

Nel 2024, i volontari del Corpo Militare dell’Ordine di Malta, in coordinamento con il Corpo Italiano di Soccorso (CISOM), si sono recati nella città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, dove hanno offerto supporto logistico, sanitario e di distribuzione di aiuti umanitari alla popolazione sfollata. L’intervento si è svolto in collaborazione con l’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta in Ucraina e il Malteser Ukraine, ed è stato mirato al sostegno delle fasce più vulnerabili, in particolare anziani, donne e bambini.

Sempre nel 2024, l’Associazione Italiana ha esteso il proprio impegno umanitario alla Giordania, promuovendo un progetto a favore di rifugiati siriani e persone vulnerabili della popolazione locale. In collaborazione con l’Associazione libanese del Sovrano Ordine di Malta, l’iniziativa ha previsto attività mediche e di supporto psicosociale, oltre alla distribuzione di beni di prima necessità. Particolare attenzione è stata rivolta all’empowerment delle donne e all’accesso alle cure per i bambini con disabilità.