Delegazione delle Marche
Sovrano Militare Ordine di Malta

 
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Pastorale della famiglia: seconda conferenza del cammino spirituale in preparazione alla Pasqua.

Secondo appuntamento per la Delegazione Marche Nord in preparazione alla Pasqua: dopo la celebrazione eucaristica nella cappella di Villa Ciccolini, i numerosi partecipanti si sono trasferiti ancora una volta nell'adiacente sala conferenze; il Delegato, il Cavaliere di Grazia Magistrale dott. Paolo Massi, ha introdotto il tema del giorno, evidenziando come si tratti di argomenti del massimo rigore: i cavalieri hanno il dovere di testimoniare quotidianamente il loro impegno a favore dell'istituzione della famiglia, vero caposaldo della società. Nonostante si assista sempre più spesso ad una strumentalizzazione e quasi ad una cannibalizzazione da parte della politica di questo importante argomento (si pensi al chiassoso frastuono in occasione del recente convegno di Verona), Papa Francesco, anche in occasione del recente viaggio a Loreto, ha voluto ribadire la rilevanza del valore della famiglia.

Di estremo interesse, al riguardo, l'intervento di don Andrea Simone, docente di Matrimonio e Famiglia presso la diocesi di Fabriano-Matelica e Cappellano Capo della Delegazione Marche Nord, che ha parlato della AMORIS LAETITIA, in particolare soffermandosi sui casi di irregolarità famigliare. Affrontato un breve excursus sui sinodi sulla famiglia del 2014 e 2015 e sui successivi interventi della Sacra Rota, a testimonianza della grande attenzione offerta dalla Chiesa Cattolica al tema, Don Andrea ha introdotto agli astanti l'esortazione apostolica AMORIS LAETITIA, nei suoi 9 capitoli: tenerezza del dono della famiglia, attacchi e difficoltà della famiglia (in particolare l'individualismo), vocazione della famiglia, trasformazione dell'amore (dall'innamoramento al consolidamento), fecondità e generosità (una famiglia aperta alla vita), evangelizzazione della famiglia (nei vari ambiti), educazione dei figli, questioni irregolari e spiritualità familiare. In particolare, in tema di irregolarità, Don Andrea si è soffermato sulle irregolarità familiari, che sono di due tipi: il caso in cui due persone convivono senza essere sposati religiosamente e il caso in cui una coppia sposata si divide e si verifica l'unione con altri partner; in tali casi si assiste ad un attentato alla famiglia; diverso è il caso di una persona separata che rimane sola: non si può considerare irregolare e pertanto potrà accedere ai sacramenti. In ogni caso, anche nei casi di irregolarità conclamata, è compito della Chiesa cercare di trovare la via della salvezza attraverso un percorso ben designato: ACCOMPAGNARE (e quindi non escludere), DISCERNERE (capire) e INTEGRARE (nella comunione fraterna).

Secondo relatore è stato l'Avv. Angelo Speranza, civilista, esperto di diritto canonico, laureato presso la Pontificia Università Lateranense, che ha fondato il suo intervento sul documento Mitis Iudex Dominus; sulla questione, inizialmente, da parte dei media c'è stata molta imprecisione e anche una buona dose di sensazionalismo, perché è passato il messaggio che fossero state alleggerite le regole cardine della Chiesa in materia di nullità del matrimonio e relativo annullamento presso la Sacra Rota; in realtà Papa Francesco ha voluto alleggerire le spese (per evitare che solo i benestanti potessero accedervi) e semplificare la procedura, dando maggiore rilevanza al ruolo dei parroci (che, conoscendo meglio i loro fedeli, possono più adeguatamente approfondire le questioni) e semplificando le procedure (con l'eliminazione del doppio processo di primo grado); inoltre è stata dato più ampio spazio ai laici (possibile una loro maggior presenza nei tribunali non monocratici) e maggiore rilevanza probatoria alle dichiarazioni delle parti, soprattutto nei casi in cui tali dichiarazioni siano concordi; infatti, mentre prima, in mancanza di testimonianze di soggetti terzi o altri elementi probatori forti, era impossibile pronunciare una sentenza di nullità, oggi il giudice tiene in considerazione maggiore le dichiarazioni spontanee. E' stato introdotto, infine, il procedimento cosiddetto breviore, che consente al vescovo diocesano di firmare direttamente la sentenza, anche a seguito di una sola udienza, nei casi in cui i coniugi hanno un accordo e la nullità è manifesta.

Terzo e ultimo relatore è stato il dott. Fabio Migliorini, già presente e citato nella precedente conferenza. Lo psicologo ha centrato il suo intervento sulle relazioni, sulla falsa libertà di cui pensiamo di disporre in esse e sulle relative funzioni: accogliere (apertura agli altri), contenere (assumere il valore all'interno della famiglia: il problema riguarda tutti i componenti), elaborare (al fine di avere un pensiero proprio), spingere (esortare l'individuo ad esplorare spazi non noti). Le difficoltà relazionali nascono spesso da errori di comunicazione (malintesi, cose non dette o mal interpretate), che fanno diventare il clima più teso e rendono più difficile il chiarimento nelle varie situazioni di crisi (es.: nido vuoto, invecchiamento, problemi del singolo sul lavoro, per la salute...), ma spesso tali situazioni di crisi diventano la base per una rinascita, perché cambia il modo di vedere le cose.

In chiusura dei lavori, il dott. Massi ha ribadito il nostro impegno di cavalieri ad essere sempre al fianco del Santo Padre, ascoltando la sua voce e seguendo i suoi insegnamenti nel nostro cammino; infine, accorata la sua esortazione nel chiedere un impegno sempre maggiore di tutti i cavalieri, con l'obiettivo di essere Pastori prima che giudici.