Celebrazioni per San Giovanni Battista
Lo scorso sabato 2 luglio i Cavalieri e le Dame delle Marche si sono riuniti a Villa Ciccolini, Commenda dell’Ordine e sede della Delegazione Marche Nord, per celebrare la festività di San Giovanni Battista, Patrono dell’Ordine.
Presenti il Procuratore del Gran Priorato di Roma Ambasciatore Amedeo de Franchis e mons. Andrea Ripa, Cappellano capo del Gran Priorato che ha celebrato la Santa Messa. Numerosi i partecipanti e tra gli ospiti i Cavalieri e le Dame della Delegazione Marche Sud, il Corpo Militare, il Cisom, i volontari e le volontarie.
L’Ambasciatore de Franchis, nel salutare i partecipanti, ha tracciato un commosso ricordo di Frà Marco Luzzago, già Delegato di Marche Nord, e di Francesco Costa, Delegato ad interim, prematuramente scomparsi il 7 e 8 giugno scorso. Nella circostanza S.E. ha annunciato anche che al Marchese Francesco Costa è stata concessa alla memoria l’onorificenza di Cavaliere di Gran croce di Onore e Devozione per l’impegno profuso in questi anni. Sebbene gravemente malato, infatti, ha comunque testimoniato fino all’ultimo i suoi ideali melitensi.
Il Procuratore, poi, ha anche annunciato che a seguito dei due gravissimi lutti ha provveduto a nominare commissario della Delegazione l’Avv. Italo D’Angelo, con il compito di traghettare Le Marche Nord fino alle elezioni.
L’avvocato D’Angelo, Cavaliere di Grazia Magistrale, appartiene all‘Ordine da 30 anni nel passato ha ricoperto l’incarico di Vice Delegato delle Marche (successivamente divise in Marche Sud e Marche Nord) nonché più recentemente di Assistente Caritativo. Al suo fianco don Leonardo Pelonara, Cappellano di Delegazione.
La ricorrenza è stata anche un’importante occasione per aggiornare il Procuratore circa le recenti attività messe in atto dai confratelli marchigiani. In questi mesi, infatti, Marche Nord è stata particolarmente impegnata nel reperire aiuti umanitari pro-Ucraina (svariate le tonnellate di prodotti alimentari e di beni di necessità inviati) e si sta occupando dell’assistenza ad una famiglia kossovara, la cui mamma di quattro bimbi è affetta da grave leucemia.