Gerardo il Beato Ospitaliere, esempio di fede e dedizione nella cura dei malati

Si è svolto venerdì 28 febbraio presso il castello dell ’Ordine di Malta a Magione l’incontro con l’ avvocato Gualtiero Ventura Cavaliere di Grazia e Devozione, segretario generale dell'Associazione Italiana, e Postulatore per la Causa di Canonizzazione, del Beato Gerardo, fondatore dell’ordine religioso degli Ospitalieri di San Giovanni, Ordine di Malta.
L’appuntamento è stato organizzato in occasione della richiesta al Santo Padre della canonizzazione del Beato per equipollenza, cioè la procedura mediante la quale il Pontefice approva un culto spontaneo esistente da lungo tempo, procedura già utilizzata per diversi Santi, tra i quali Pier Damiani, Cirillo e Metodio, Alberto Magno e Margherita di Ungheria. Il culto di Fra' Gerardo crebbe rapidamente dopo la sua morte, avvenuta il 3 settembre 1120; la sua vita esemplare di fede, carità e dedizione nella cura dei più deboli fu un esempio per molti, e il suo nome cominciò ad essere venerato in diverse comunità cristiane con una devozione consolidata, lunga oltre 700 anni. Proclamato Beato cent’anni circa dopo la sua morte, la memoria liturgica si celebra il 13 ottobre.
Ma chi era Fra’ Gerardo, il monaco che ha ispirato medici e sanitari tanto da essere rappresentato tra i Santi in una delle vetrate artistiche della cappella dell’ospedale Niguarda di Milano?
Una tradizione ben radicata lo vuole originario di una nobile famiglia della cittadina di Scala, nei pressi di Amalfi come sarebbe anche confermato dalla scelta della Croce di Amalfi scelta simbolo dell’Ordine religioso da lui fondato, sebbene altre fonti ne indichino una possibile nascita in Francia. Fra' Gerardo, benedettino, era responsabile dell’ “hospitale” annesso al monastero di Santa Maria Dei Latini a Gerusalemme, ricostruito attorno al 1070 da mercanti amalfitani, probabilmente legati alla Scuola Medica Salernitana, dove venivano accolti e curati i numerosi pellegrini diretti ai Luoghi Santi. L’ ospedale non era un semplice luogo di cura, ma anche un luogo di preghiera e riflessione spirituale, dove l’assistenza era integrata alla cura dell’anima e la guarigione fisica non era mai separata dalla guarigione spirituale. Nel 1113 Papa Pasquale II con la bolla “Pie Postulatio Voluntatis”, riconobbe ufficialmente la comunità monastica degli Ospitalieri di San Giovanni, con un documento indirizzato a Fra’ Gerardo, fondatore e primo Gran Maestro. L’ Ordine di Malta, ancora oggi dopo oltre 900 anni, porta in tutto il mondo cura e conforto, dovunque ci siano malati e sofferenti, emarginati, perseguitati e rifugiati, senza distinzione di etnia, credo politico o fede religiosa. Da quasi mille anni agli assistiti è riservato il titolo di Signori, perché nel fratello e nella sorella che ha bisogno di aiuto, gli Ospitalieri riconoscono da sempre il Volto del Signore Gesù Sofferente.