Pellegrinaggio a Loreto 2016
Anche quest'anno l'Ordine di Malta di Verona ha partecipato al pellegrinaggio al santuario della madonna di Loreto e ha vissuto da vicino l’emergenza terremoto. Quest'anno erano più di un centinaio, compresi una ventina di loro assistiti, che storicamente vengono da loro chiamati "i signori ammalati".
«Nonostante il terremoto nessuno di loro aveva desistito dal voler partire. Tutto scorre come previsto. Ma domenica la prima scossa delle 7,40 sorprende i volontari mentre stanno preparando gli assistiti per la colazione, la basilica del Santuario inizia a ondeggiare è così il palazzo Illirico dove sono gli assistiti, la piazza del Santuario nel frattempo brulica di cavalieri e volontari intenti a prepararsi anche per la messa della domenica. La terra trema per lunghi momenti, infiniti, tanto che anche l'acqua della fontana in mezzo alla piazza strabocca, il campanile ondeggia, ma la preoccupazione è per gli assistiti ed i volontari ai piani alti», dicioo i volontari veronesi.
«Dopo questi momenti infiniti di scossa sismica è il momento di evacuare il palazzo ed il tutto viene effettuato nel più breve tempo possibile, in alcune casi non si è potuto neanche vestire completamente l'assistito. Non si poteva aspettare, anche se non si sono verificate cose gravi in questa terra che manifesta tutta la sua fragilità, bisogna riportare ai loro cari gli assistiti presenti al pellegrinaggio, è così anticipando il rientro si risale sui pullman in direzione Verona». Un’esperienza indimenticabile per tutti.
«Nonostante il terremoto nessuno di loro aveva desistito dal voler partire. Tutto scorre come previsto. Ma domenica la prima scossa delle 7,40 sorprende i volontari mentre stanno preparando gli assistiti per la colazione, la basilica del Santuario inizia a ondeggiare è così il palazzo Illirico dove sono gli assistiti, la piazza del Santuario nel frattempo brulica di cavalieri e volontari intenti a prepararsi anche per la messa della domenica. La terra trema per lunghi momenti, infiniti, tanto che anche l'acqua della fontana in mezzo alla piazza strabocca, il campanile ondeggia, ma la preoccupazione è per gli assistiti ed i volontari ai piani alti», dicioo i volontari veronesi.
«Dopo questi momenti infiniti di scossa sismica è il momento di evacuare il palazzo ed il tutto viene effettuato nel più breve tempo possibile, in alcune casi non si è potuto neanche vestire completamente l'assistito. Non si poteva aspettare, anche se non si sono verificate cose gravi in questa terra che manifesta tutta la sua fragilità, bisogna riportare ai loro cari gli assistiti presenti al pellegrinaggio, è così anticipando il rientro si risale sui pullman in direzione Verona». Un’esperienza indimenticabile per tutti.