Mons. Laffitte in visita a Villa Ciccolini
E' stato un bellissimo giorno di festa a Villa Ciccolini il giorno 17 giugno. Confratelli, Consorelle e Volontari della Delegazione Marche Nord hanno potuto accogliere S.E.R. Mons. Jean Laffitte, vescovo tit.di Entrevaux, Prelato dell'Ordine, accompagnato da S.E. il Procuratore di Roma, Amedeo De Franchis, Cavaliere di Onore e Devozione in Obbedienza, e dal nostro Cappellano Capo del Gran Priorato di Roma, Mons. Guido Mazzotta.
Il Commendatore di Giustizia Frà Marco Luzzago, cavaliere residente a Villa Ciccolini, ha poi fatto gli onori di casa, accompagnando gli ospiti in una breve, ma dettagliata visita alla Villa Magistrale. Successivamente, nel salone della Villa, il Delegato, Cavaliere di Grazia Magistrale, il dr. Paolo Massi, nella dichiarazione di benvenuto, ha presentato la Delegazione, ricordando le varie iniziative intraprese: "i Pellegrinaggi (accompagnando i piccoli ospiti dell’Ospedale Salesi di Ancona), il servizio presso la mensa della Caritas di Ancona (ove i nostri cavalieri e Volontari offrono ben più di un pasto, donano un sorriso un ascolto, una fraterna attenzione), il servizio a favore degli anziani affetti dall’Alzheimer a Fabriano, la distribuzione di generi alimentari ad istituti religiosi e famiglie bisognose." E ancora di seguito le parole del Delegato: "Eccellenza mi sia permesso anticiparle che, giusto la settimana scorsa nel corso di un fraterno colloquio con Sua Altezza , ho potuto presentare un progetto a cui credo molto, un progetto che vedrà la nostra delegazione affrontare un progetto ambizioso, difficile ma che nello stesso tempo ci riempie il cuore di speranza e di entusiasmo: portare sollievo e aiuto a bambini abbandonati e a donne sfruttate in un villaggio del Burundi, fornendo loro materiale didattico, abbigliamento, strutture da cucina, macchine da cucire ed altro al fine di aiutare gli ultimi degli ultimi, come ci ricorda costantemente il Santo Padre, nella speranza di una loro nuova vita umana e dignitosa." Altro progetto in cantiere, in collaborazione con la Caritas Diocesana e all'associazione dei medici cattolici, la creazione a Macerata di un Ambulatorio solidale che possa fornire, con la piena partecipazione del nostro Ordine, un consistente aiuto agli indigenti e profughi e a tutti coloro che non possono godere appieno di una veloce ed efficace assistenza sanitaria. Verrà inoltre dato un importante sostegno per la riapertura della chiesa di San Giovanni sempre a Macerata, lesionata dai recenti eventi sismici.
Anche il Procuratore, come il Delegato, ha molto apprezzato la visita del Prelato, la prima nel Granpriorato, e ha parlato della grande tradizione e spiritualità che caratterizzano il nostro territorio; a seguire, Frà Marco ha fornito alcuni dati sulla Villa, il suo parco e i suoi ospiti (oltre a Frà Roberto Massi e a Frà Filippo, anche Frà Giacomo, l'attuale Gran Maestro dell'Ordine, vi ha soggioranto per un breve periodo). Di grande pregio, la presenza nella Cappellina della reliquia del Beato Gerardo, divenuta presto oggetto di venerazione.
Mons. Laffitte ha raccolto l'invito del Delegato a portare la sua testimonianza di Delegato, raccontando la sua esperienza dall'inizio, dall'invito del Papa (che ha voluto sostituire Mons. Acerbi con un prelato più giovane, che potesse viaggiare molto), dai primi incontri con i rappresentanti dell'Ordine, dai lunghi viaggi per iniziare a conoscere le associazioni estere e tutti i cappellani (nel mondo oggi ne sono 1116), per poter poi arrivare alle delegazioni italiane; e se proprio dalla Delegazione Marche Nord è iniziato questo viaggio, lo dobbiamo al nostro Cappellano, Don Andrea, che di Mons. Laffitte è stato allievo e non ha mai smesso di invitarlo a visitare la nostra terra. Il Prelato ha poi ricordato che l'Ordine è in un momento di grande riforma, sollecitata anche dal Santo Padre, che ha posto al centro di tutto la spiritualità; obiettivo dell'Ordine deve essere servire e servire con amore: ovunque opera l'Ordine si deve sentire lo spirito di una famiglia, senza paternalismo, nel rispetto della dignità e senza far mancare mai il sorriso. Il Papa ha voluto una profonda riforma per i membri del primo ceto, perchè i cavalieri professi sono religiosi e quindi dipendono dal Papa, che ne vuole una formazione approfondita, quasi fossero novizi, nella necessità di una irrinunciabile valutazione del desiderio della vita religiosa. La seconda parte della riforma riguarda invece la formazione del secondo e del terzo ceto: "la tuitio fidei comporta ora un continuo servizio verso gli altri".
Terminata la dissertazione, Mons. Laffitte ha visitato la Cappellina Delegatizia annessa a Villa Ciccolini, per un breve raccoglimento, guidato da Don Andrea, che ha ricordato il suo costante impegno nei Pellegrinaggi, nell'invio di mail settimanali in preparazione del Natale e della Pasqua, nel coordinamento dei ragazzi che servono alla mensa CARITAS e nel progetto Serenamente. Molto interessante la sua idea di creare un percorso per giovani aiutanti.
A seguire, tutti i partecipanti si sono recati alla chiesa dell'Abbadia di Fiastra per la Cerimonia Liturgica, presieduta dal Prelato dell'Ordine. Il viaggio del Prelato nelle Marche è poi proseguito nella Delegazione Marche Sud, venuta incontro a Mons. Laffitte attraverso una nutrita rappresentanza, guidata dal Delegato, il cavaliere di Grazia Magistrale, Giordano Torresi.