Accordo di collaborazione tra l’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta e il Poliambulatorio Montezemolo presso la Corte dei conti
È stato firmato il 28 agosto l’accordo tra l’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta e il Poliambulatorio Montezemolo, Ente sanitario militare della Difesa presso la Corte dei conti.
L’accordo prevede l’erogazione di prestazioni che verranno rese dal personale medico dell’Ordine di Malta presso il Poliambulatorio Montezemolo nelle seguenti branche specialistiche: Diabetologia, Neurologia, Oculistica, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Angiologia, Ortopedia, Radiologia. A supporto di tali attività, l’Associazione Italiana metterà a disposizione anche proprio personale tecnico.
“Questo importante accordo - ha dichiarato Lorenzo Borghese, Presidente dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta - ci permette, attraverso le competenze dei nostri specialisti, di allargare e consolidare la nostra collaborazione con una tra le più importanti Istituzioni nazionali. Inoltre, lo sviluppo di questo progetto amplia e migliora la capacità di assistenza sanitaria offerta dal Poliambulatorio Montezemolo e dallo stesso Ordine di Malta, a beneficio soprattutto dei pazienti, nel preminente interesse pubblico”.
Anche Franco Massi, Segretario generale della Corte dei conti, ha espresso piena soddisfazione per l’innovativa collaborazione inter-istituzionale avviata, che arricchisce e completa l’offerta assistenziale del Poliambulatorio Montezemolo, ponendolo ancor più all’avanguardia nell’erogazione delle prestazioni sanitarie e in grado di fornire una risposta di eccellente livello alle esigenze assistenziali della cittadinanza, con un contributo non secondario all’abbattimento delle liste di attesa regionali.
Nella Casa dei Cavalieri di Rodi, sede dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta, hanno firmato l’accordo: per il Poliambulatorio Montezemolo il Direttore Sanitario Brigadier Generale Paolo Giuliani, per l’Associazione Italiana il Direttore Generale per le attività sanitarie Edoardo Bellomo.
Hanno presenziato alla cerimonia della firma l’Ambasciatore dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede Antonio Zanardi Landi; il Presidente dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta Lorenzo Borghese; i Cavalieri dell’Ordine Enzo Colaiacomo ed Angelo Federico Arcelli; la Coordinatrice amministrativa della rete ambulatoriale ACISMOM Nicoletta Rafanelli; il Segretario generale della Corte dei conti e Presidente aggiunto della Sezione regionale di controllo per il Lazio Franco Massi; il Presidente di Sezione della Corte dei conti e Presidente del Collegio dei revisori dei conti della Corte dei conti Roberto Benedetti; il Presidente del Collegio Medico Legale della Difesa e Direttore sanitario del Poliambulatorio Montezemolo Paolo Giuliani; il Capo della Segreteria principale di Sicurezza della Corte dei conti e Magistrato addetto alla Sezione regionale di controllo per l'Abruzzo Chiara Grassi; la Coordinatrice amministrativa del Poliambulatorio Montezemolo Monica Carlotto.
Il Poliambulatorio Montezemolo - unico ente sanitario militare ad aver ottenuto l’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria, l’accreditamento istituzionale al SSN e il convenzionamento con il SSR - è frutto di una sinergia, finora unica nel panorama nazionale, tra la Corte dei conti, lo Stato Maggiore della Difesa, la Regione Lazio, la ASL Roma 1 e il Policlinico universitario Umberto I, che nasce per implementare compiutamente il PNP 2020/2025 e che rappresenta, oltre ad un vero e proprio hub sanitario di riferimento per tutte le Magistrature italiane e per l’Avvocatura dello Stato, anche, anzi soprattutto, un presidio sanitario pubblico aperto a tutti i cittadini.
La sigla dell’accordo tra il Poliambulatorio Montezemolo e l’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta statuisce una collaborazione clinico-assistenziale tra due Istituzioni che operano nel preminente interesse pubblico, senza alcun scopo di lucro, al solo fine di garantire la tutela della salute quale diritto fondamentale del singolo individuo e dell’intera collettività, secondo quanto stabilito dall’art. 32 della nostra Costituzione, nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, assicurando equità nell’accesso all’assistenza, qualità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie.
Questa cooperazione rappresenta, per ora, un unicum nel mondo sanitario e costituisce un modello cui ispirarsi per la più vasta replica possibile, posto che – come chiaramente illustrato nel citato PNP 2020/2025 – tanto più si diffondono iniziative simili, tanto più si innalza il livello del sistema di prevenzione sanitaria della collettività e si riduce il costo complessivo del sistema sanitario nazionale.