Nuova missione dei volontari del Corpo Militare in Ucraina
'Voi oggi siete le braccia di Gesù'. Con queste toccanti parole, il Rev. Zinoviy Khorkavyj della parrocchia della Beata Vergine di Maria, Patrona di Ucraina, il 27 novembre, ha ringraziato gli uomini del Corpo Militare dell'Ordine di Malta. Dopo aver attraversato mezza Europa, per arrivare nel cuore dell'Ucraina, il Generale Tommaso Gargallo di Castel Lentini e i suoi uomini avevano appena donato due forni elettrici industriali. Questa la richiesta del Rev. Zinoviy Khorkavyj espressa durante l'incontro di agosto. La parrocchia Greco Cattolica prepara oltre cento pasti al giorno per i poveri della città. Alcuni di loro appartengono agli oltre quattro milioni di sfollati interni, costretti dalla guerra a lasciare l'est del paese. Numerose le attività assistenziali che la parrocchia organizza in collaborazione con i volontari ucraini dell'Ordine di Malta e le donazioni che ha ricevuto nel corso degli anni - lavatrici, frigoriferi, cibo - del Malteser Ucraina.
Dismesse le uniformi per indossare gli abiti dei volontari dell'Ordine di Malta, i componenti del Corpo Militare hanno portato insieme ai forni un carico umanitario che comprendeva letti, materassi, sedie a rotelle, strumenti chirurgici, coperte e vestiario. Sono stati consegnati a Leopoli nei magazzini dell'Ordine di Malta Ucraina, la struttura che da numerosi anni lavora per ricevere e distribuire capillarmente a chi ne ha bisogno gli aiuti che provengono principalmente dalle entità dell'Ordine di Malta da tutta Europa. Un'attività diventata ancora più indispensabile dopo lo scoppio della guerra.
Straordinario catalizzatore delle donazioni è stato il Tenente Don Fulvio Berti, cappellano del Corpo Militare e dell'Ordine di Malta. È grazie alle sue capacità che il Corpo è riuscito a riempire con generi di prima necessità il camion con le insegne del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta.
A Leopoli il Gen. Gargallo ha incontrato il Nunzio Apostolico in Ucraina Visvaldas Kulbokas, mentre a Kiev ha incontrato l'ambasciatore italiano. Il numero due dell'Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta a Kiev, Andriy Khanas, oltre ad organizzare gli incontri istituzionali, ha contribuito a facilitare gli aspetti logistici della missione. Un aiuto fondamentale, quello garantito da questo membro dell'Ordine che si prodiga in mille modi in terra Ucraina per aiutare le componenti dell'Ordine a svolgere la loro missione.
Il cimitero militare di Leopoli, che si espande a vista d'occhio, con le date di nascita e di morte che sulle tombe si avvicinano sempre di più tra loro, è il luogo dove sono stati pianti i morti, pregato per loro e per la pace e rappresentato la triste occasione per riflettere sulla follia della guerra.
In un paese dove è evidente sul volto delle persone la preoccupazione e la sofferenza per gli oltre mille giorni di guerra, il milione di morti da entrambe le parti, per i continui allarmi aerei e i bombardamenti che si ripetono, la croce a otto punte, simbolo di solidarietà ha portato calore umano e un po' di speranza.
Partiti il 24 novembre, sono tornati in Italia il 1° dicembre dopo aver percorso oltre 5.000 chilometri e aver raccolto l'elenco delle necessità da soddisfare durante la prossima missione umanitaria.