Festa del Patrono di Parma: Sant’Ilario di Poitiers.

Giovedì pomeriggio 13 gennaio 2021, alla presenza delle autorità civili e militari della città, diversi Membri e Volontari parmensi, guidati dal Delegato Granpriorale Paolo Conforti, e dal Vice Delegato Stefano Maccarini Foscolo Canella, hanno preso parte alla Santa Messa presieduta da S.E. Rev.ma Mons. Enrico Solmi, Vescovo di Parma, celebrata in Cattedrale in occasione della Festa di Sant’Ilario di Poitiers, Patrono della città di Parma. Sant’Ilario nacque a Poitiers, in Aquitania, verso il 315, da una famiglia aristocratica gallo-romana pagana, che gli fece impartire una solida educazione letteraria e filosofica a base neoplatonica. Fu Vescovo di Pictavium (l'attuale Poitiers), teologo, filosofo e scrittore ed è stato proclamato Dottore della Chiesa dal Beato Pio IX nel 1851. Il Vescovo Solmi si è particolarmente soffermato sul tema della denatalità, che caratterizza il nostro territorio e l’intera Nazione, approfondendone i risvolti sociali ed etici.

La festa del Santo patrono è celebrata da sempre nel giorno della morte, ossia il 13 gennaio, giorno nel quale viene anche consegnato il premio detto appunto di Sant’Ilario, un riconoscimento assegnato dall’Amministrazione Comunale a chi, fra i cittadini, si è particolarmente distinto nel lavoro o nell’impegno civile e sociale.

Prima della celebrazione liturgica, la Delegazione per l’Emilia Occidentale ha effettuato una nuova e sensibile donazione di tessere per buoni spesa alimentare consegnati a famiglie in difficoltà del territorio parmense, accompagnati da regali per i più piccoli e dalla “scarpetta di Sant’Ilario”, un dolce che nella tradizione locale è legato al miracolo delle sue scarpe. Secondo la leggenda, Ilario si trovò a passare a piedi da Parma in un giorno d’inverno con le scarpe rotte e consunte; un ciabattino, vedendolo, ne ebbe compassione e gli donò un paio di calzature nuove. La mattina dopo ebbe la sorpresa di trovare le scarpe vecchie lasciate da Ilario trasformate in scarpe d’oro. Ricordando il miracolo, in occasione della festa, si consuma il dolcetto detto scarpetta di Sant’Ilario fatto in foggia di calzatura. La consegna ha avuto luogo in coordinamento con la Caritas della Diocesi di Parma e si è svolta nei locali di vicolo del Medioevo, adiacente alla sede episcopale. Questa attività, che ha visto coinvolti diversi Membri e Volontari della Delegazione, ha trovato il favore di diverse famiglie in stato di indigenza, particolarmente provate anche dal perdurare dell’emergenza sanitaria. Il Direttore della Caritas della Diocesi di Parma, Dott.ssa Maria Cecilia Scaffardi, ha manifestato la propria disponibilità a intensificare il rapporto di collaborazione tra la Caritas e l’Ordine di Malta, finalizzato ad affrontare l’acuirsi del tema della povertà.

Sempre in occasione delle festa di Sant’Ilario, con il coordinamento del Responsabile Caritativo della Delegazione Danilo Saccani, è stato donato abbigliamento e materiale di prima necessità per la cura della persona al Centro di Aiuto alla Vita di Parma, un'associazione di volontari che opera per rimuovere gli ostacoli materiali e psicologici che possono rendere una maternità difficile, per far vivere dignitosamente una vita già nata e per favorire l'autonomia personale, genitoriale ed economica delle madri accolte. Il Centro opera con due Case di Prima Accoglienza, in grado di accogliere mamme e bimbi per un totale di 29 posti letto, una Casa-Ponte tra la 1a e la 2a Accoglienza, che ha la funzione di sperimentare il grado di autonomia necessario per il passaggio delle ospiti in 2a Accoglienza, con 17 posti letto, nove alloggi di 2a Accoglienza che hanno lo scopo di condurre le ospiti alla completa autonomia, una Casa Famiglia.