Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona - Spiazzi (VR)
Con 70 partecipanti, per la maggioranza giovani, dal 20 al 22 ottobre 2023, si è svolto il Pellegrinaggio al Santuario della Madonna della Corona di Spiazzi (VR), che per la Delegazione per l’Emilia Occidentale è da tempo un appuntamento annuale, con il coordinamento della responsabile dei Pellegrinaggi consorella Elena Forni, con l’assistenza spirituale di Don Tommaso Forni Niccolai Gamba e con la consueta disponibilità della Direzione e del personale dell’Hotel Stella Alpina di Spiazzi, che quest’anno ha accolto la Delegazione per il 21° anno con la stessa calorosa accoglienza di sempre. Sono stati tre giorni di incontro e di preghiera al Santuario della Madonna della Corona, incastonato nella roccia, a ridosso di uno strapiombo che si affaccia sulla Val d’Adige, luogo di rara bellezza e di grande suggestione ambientale e spirituale, che per secoli fu una delle sedi dei Cavalieri di Malta. Di memoria medievale, il santuario nel 1437 passò all’Ordine dei Cavalieri di Malta, che nel XVII secolo fecero riedificare la chiesa e lo gestirono fino al 1806, quando passò alla Diocesi di Verona.
Accompagnati da una bella giornata di sole, sabato ci si è portati a Caprino Veronese per visitare il museo di Villa Carlotti, che contiene opere di particolare significato, fra le quali il gruppo scultoreo trecentesco del “Compianto sul Cristo morto” che rappresenta Cristo deposto nel sudario che sta per essere collocato nel sepolcro alla presenza di sei figure dolenti a grandezza naturale che lo attorniano. Alla giornata sono intervenuti anche il Delegato Gran Priorale Paolo Conforti e il Vice Delegato Stefano Maccarini Foscolo Canella. Un Pellegrinaggio che ha visto la partecipazione di moltissimi giovani in una formula che trova unanime consenso e partecipazione dei Signori Malati, nella sua dimensione familiare e in un luogo dove storia, natura e ambiente definiscono uno dei luoghi più belli del nostro Paese. Una caratteristica che induce alla riflessione, dove la “comunità” riscopre il piacere dei rapporti personali e dove dialogo, preghiera e svago si combinano in un inusuale equilibrio.