Piacenza - 460 giochi per l'orfanatrofio di Leopoli e i campi profughi.
La situazione economica e la guerra hanno creato anche nelle nostre città nuove sacche di povertà, spesso legate all’immigrazione e alla crisi del lavoro. Nell'ambito dell'iniziativa "Regala un gioco", promossa dalla Delegazione Emilia Occidentale, dove ai buoni spesa per famiglie indigenti o arrivate dall'Ucraina è stato aggiunto un gioco per i loro bambini, un risultato davvero straordinario e innovativo, è stato quello di Piacenza, promosso e coordinato dal confratello Guido Agosti, Cavaliere di Grazia Magistrale, proposto agli alunni dell'Istituto scolastico Faustini - Frank - Nicolini, di Piacenza (sedi Mazzini e Nicolini), dove insegna. Sono state coinvolte 18 classi di scuola media, dove i ragazzi sono stati invitati a portare a scuola un peluche o un gioco da regalare ai bambini di scuole e orfanotrofi ucraini. La risposta è stata superiore ad ogni aspettativa e l'iniziativa ha visto anche la concreta partecipazione dei genitori, in una gara di solidarietà di cui hanno colto anche l'aspetto educativo e pedagogico.
Sono stati raccolti 460 peluches, che sono stati incartati uno per uno con carta regalo dagli stessi alunni, confezionati con biglietti augurali scritti in ucraino ognuno firmato da un ragazzo della scuola e poi imballati in cartoni per la spedizione. Un impegno corale che ha dato modo ai ragazzi di rendersi partecipi di un gesto concreto di vicinanza al popolo ucraino e, nello specifico, di loro coetanei che stanno soffrendo le conseguenze di una guerra di cui avevano solo notizie in modo passivo dalla televisione. Grazie a questa iniziativa sono diventati, insieme alle loro famiglie, protagonisti attivi di un momento di attenzione tangibile nei giorni del Natale, dove più forte è il desiderio di essere vicini a chi è meno fortunato. Una iniziativa semplice, spontanea, a costo zero, capace di creare aggregazione attorno al tema della solidarietà e consapevolezza di quanto faccia bene fare del bene. Il coinvolgimento delle scuole, cioè una azione di solidarietà fatta da ragazzi per dei ragazzi, si è dimostrata di grande forza ed efficacia, non solo per il grande risultato della raccolta, ma anche per il valore etico, morale e civile che questo impegno ha significato per tutti gli alunni.
Parte dei giochi raccolti - circa 200 - sono stati donati alla Associazione di volontariato "Nadiya", che in ucraino significa "Speranza", per l'orfanotrofio di Leopoli e per il campo profughi allestito nella stessa regione, dove ci sono molti bambini. L'Associazione nasce a Piacenza nei primi giorni della guerra proprio per la raccolta e l'invio di aiuti da inviare in Ucraina e per sostenere i profughi in Italia. In questi mesi di solidarietà sono state anche promosse iniziative per far conoscere la cultura ucraina e per aiutare l'integrazione degli ucraini nella società italiana. I rimanenti giochi della raccolta - altri 260 - sono stati consegnati a Don Fulvio Berti, Cappellano Conventuale ad Honorem dell'Ordine di Malta, della Diocesi di Tortona, che coordina il centro raccolta dell'Ordine per gli aiuti da inviare ai posti di soccorso e ai campi profughi in Ucraina gestiti dall'Ordine di Malta.
(la pubblicazione delle immagini dei ragazzi è stata autorizzata dai genitori).