Santo Natale 2021: lettera del Delegato per l'Emilia Occidentale
Cari Confratelli, gentili Consorelle, reverendi Cappellani,
siamo ormai alla fine del 2021 e ci apprestiamo a vivere il S.to Natale in una dimensione che si muove fra preoccupazione e speranza, dopo quasi due anni dove la pandemia ci ha costretto a cambiare abitudini e stili di vita, privandoci del rapporto personale con i Confratelli, con i Signori Malati, con gli amici e togliendoci anche la gioia di stare insieme nei Pellegrinaggi e condividere con gli altri i momenti del nostro impegno melitense.
E’ stato un periodo difficile anche per la nostra opera di servizio verso le persone in difficoltà fisica ed economica, gli anziani, le persone sole, verso chi più di ogni altro ha sofferto questa emergenza sanitaria. Ci siamo resi conto ancora una volta quanto la vita degli altri sia talvolta dipendente dalle nostre azioni, quanto l’amare il prossimo non sia una formula buonista, che si risolve nel nostro gesto, ma sia invece un amore che incorpora la sofferenza degli altri. Per amare gli altri bisogna avere il coraggio di amarsi, e cioè frantumare l’ego che alberga nel profondo di noi stessi e rompere il limite che non ci consente di entrare davvero in sintonia con la sofferenza.
In questo periodo abbiamo toccato con mano un mondo di solitudine come forse mai prima avevamo visto. Anziani soli, isolati fisicamente e psicologicamente nelle loro abitazioni o in case di riposo che aspettavano un sorriso e una parola di conforto prima ancora del pacco che avevamo preparato in dono per loro. Nei loro occhi talvolta abbiamo visto rassegnazione. Quello sguardo ci è stato donato dal Cielo; esso ci consente di vedere la Sua immagine in ogni persona che incontriamo. Quello sguardo ci ha trovato spesso impreparati e ci ha messo in crisi entrando nel nostro profondo. Come Ordine religioso dobbiamo in ogni occasione, orientarci alla ricerca di Nostro Signore, le cui sembianze dobbiamo imparare a riconoscere nei nostri fratelli. Ci ricorda il Santo Padre Francesco che “la carità cristiana non è semplice filantropia ma, da una parte, è guardare l’altro con gli occhi stessi di Gesù e, dall’altra parte, è vedere Gesù nel volto del povero. Questa è la strada vera della carità cristiana, con Gesù al centro, sempre”.
La ricorrenza del S.to Natale mi offre l’occasione per ringraziare tutti i Membri e i Volontari impegnati in quelle attività di assistenza sociale capaci di entrare nei labirinti del dolore, ma soprattutto di dare una parola di speranza e di scaldare il cuore.
Insieme al Consiglio di Delegazione desidero condividere con tutti Voi i sentimenti di speranza che il S.to Natale ci ispira. Una sosta che ci consente di riflettere in un momento di preghiera con la famiglia, attorno al Presepe.
Il Delegato
Paolo Conforti
Cavaliere di Grazia e Devozione in Obbedienza