Incontro di spiritualità di preparazione alla Santa Pasqua
Il 23 marzo, il Delegato, Fabio Carducci Agustini dell’Antoglietta, ed il Cappellano della Delegazione, don Cataldo Letizia, hanno voluto organizzare un incontro di spiritualità di preparazione alla Santa Pasqua. In particolare, don Cataldo ha fatto rivivere il mistero della passione, della morte e della risurrezione del Signore attraverso la descrizione dei sacri riti del Giovedì Santo, del Venerdì Santo e della solenne Veglia Pasquale.
Questi sono giorni atti a ridestare in noi un più vivo desiderio di aderire a Cristo e di seguirlo generosamente, consapevoli del fatto che Egli ci ha amati sino a dare la sua vita per noi.
Il Triduo pasquale si apre come dicevo, Giovedì Santo, con la Messa vespertina “in Cena Domini”, anche se al mattino normalmente si tiene un’altra significativa celebrazione liturgica, la Messa del Crisma, durante la quale, raccolto attorno al Vescovo, l’intero presbiterio di ogni Diocesi rinnova le promesse sacerdotali, e partecipa alla benedizione degli oli dei catecumeni, degli infermi e alla consacrazione del Crisma. Oltre all’istituzione del Sacerdozio, in questo giorno santo si celebra l`offerta totale che Cristo ha fatto di sé all`umanità nel sacramento dell`Eucaristia. In quella stessa notte in cui fu tradito, Egli ci ha lasciato, come ricorda la Sacra Scrittura, il “comandamento nuovo” - “mandatum novum” - dell'amore fraterno compiendo il gesto toccante della lavanda dei piedi, che richiama l’umile servizio degli schiavi. Quella fu per Gesù l’ora dell’abbandono e della solitudine, a cui seguì, l’arresto e l’inizio del doloroso cammino verso il Calvario.
Centrato sul mistero della Passione è il Venerdì Santo, giorno di digiuno e di penitenza, tutto orientato alla contemplazione di Cristo sulla Croce. Al Venerdì Santo anche noi vogliamo realmente volgere lo sguardo, soprattutto al cuore trafitto del Redentore, nel quale - scrive san Paolo - sono “nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza” (Col 2,3), anzi “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col 2,9), per questo l’Apostolo può affermare con decisione di non voler sapere altro “se non Gesù Cristo e questi crocifisso” (1 Cor 2,2).
Nel mistero del Crocifisso “si compie quel volgersi di Dio contro se stesso nel quale egli si dona per rialzare l`uomo e salvarlo – amore, questo, nella sua forma più radicale” (Deus caritas est, 12). Nel Sabato Santo la Chiesa, unendosi spiritualmente a Maria, resta in preghiera presso il sepolcro, dove il corpo del Figlio di Dio giace inerte come in una condizione di riposo dopo l’opera creativa della redenzione, realizzata con la sua morte (cfr Eb 4,1-13). A notte inoltrata inizierà la solenne Veglia pasquale, durante la quale in ogni Chiesa il canto gioioso del Gloria e dell’Alleluia pasquale si leverà dal cuore dei nuovi battezzati e dall’intera comunità cristiana, lieta perché Cristo è risorto e ha vinto la morte.
Per una proficua celebrazione della Pasqua, la Chiesa chiede ai fedeli di accostarsi in questi giorni al sacramento della Penitenza, che è come una specie di morte e di risurrezione per ognuno di noi. Noi sappiamo però che il male non ha l'ultima parola, perché a vincere è Cristo crocifisso e risorto e il suo trionfo si manifesta con la forza dell’amore misericordioso. La sua risurrezione ci dà questa certezza: nonostante tutta l’oscurità che vi è nel mondo, il male non ha l`ultima parola.
Ci accompagni Maria Santissima che, dopo aver seguito il Figlio divino nell’ora della passione e della croce, ha condiviso il gaudio della sua risurrezione.