Visita del Luogotenente e del Gran Commendatore ad Arquata
Un commovente gesto di speranza e di coraggio per Arquata del Tronto, una delle località più colpite dal sisma del 2016
Sabato 10 giugno S.E. il Luogotenente di Gran Maestro fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto e il Gran Commendatore S.E. fra’ Ludwig Hoffmann von Rumerstein, accompagnati dal presidente del CISOM, Gerardo Solaro del Borgo, e dal Delegato per le Marche Sud Giordano Torresi, hanno visitato Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, una delle località più colpite dal sisma del 2016.
Accolti dal Sindaco Aleandro Petrucci, dal Prefetto di Ascoli dott.ssa Rita Stentella, dai Comandanti provinciali delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, sono stati accompagnati in una visita sia ad Arquata sia alla frazione di Pescara del Tronto, ridotte a macerie, sotto le quali trovarono la morte decine di persone, fra questi alcuni bambini.
“Non dovete abbandonarci” è stato l’accorato appello del Sindaco “Arquata non ha capacità mediatiche, e corriamo il rischio di abbandonare la nostra terra. I miei concittadini sono in alberghi sul mare, molti vivono in difficoltà, non abbiamo più attività. Qui è il deserto”.
Parole di speranze sono state pronunciate nel corso della Messa che il Vescovo di Ascoli Piceno S.E. Mons. Giovanni D’Ercoli ha celebrato nel piccolo prefabbricato a ridosso del cimitero di Arquata, sulla cui facciata è una targa con i nomi delle vittime del terremoto, dinanzi alla quale S.E. il Luogotenente ha posto un cuscino di fiori.
“Ringrazio tutti i volontari e voi che siete qui a servire la Vostra comunità – sono state le parole del Luogotenente – Vi siamo vicini, soffriamo con Voi. Possiamo fare poco, ma quel poco con i nostri volontari e con le nostre iniziative, speriamo possa farvi sentire la nostra vicinanza. Torneremo ancora, vogliamo ancora condividere con voi i segnali di rinascita”.
Al termine della celebrazione la Delegazione Marche Sud ha fatto dono alla Parrocchia di alcune centinaia di pentole che saranno distribuite alle famiglie della vasta zona.