Parma - Ritiro spirituale della Delegazione 15-17 novembre.
Con oltre 50 persone, si è tenuto nella suggestiva cornice delle colline di Bedonia (Parma), presso il Seminario Vescovile, l'annuale ritiro spirituale della Delegazione Emilia Occidentale, dal 15 al 17 novembre 2024.
Quest’anno il tema del ritiro è stato "Pellegrini di speranza", in vista del Giubileo del prossimo anno, che prenderà il via il 24 dicembre con l’apertura della Porta santa nella basilica di San Pietro. Il Giubileo, comunemente, viene detto "Anno Santo", non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con riti sacri solenni, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita, a cui dovrebbero tendere tutti i membri dell'Ordine.
Il ritiro è stato guidato dal Molto Rev.do Mons. Can. Claudio Arletti, presbitero dell'Arcidiocesi di Modena-Nonantola. Ordinato nel 1996, è Parroco della Parrocchia di San Giuseppe - San Biagio in Modena e biblista. Ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma nel triennio 1999-2002. Attualmente insegna Pentateuco (denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca è divisa in cinque libri: (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio) presso l’Istituto superiore di scienze religiose dell’Emilia, dove propone anche corsi monografici e seminari, sempre attingendo alla Sacra Scrittura. Collabora alla pastorale biblica della diocesi attraverso incontri e predicazioni. È Canonico della Cattedrale di Modena.
L'incontro ha approfondito le radici storiche e spirituali del Giubileo, e non è un caso che Gesù, nella sinagoga di Nazareth, in Lc. 4, riassuma il senso suo mandato tra gli uomini riferendosi esplicitamente all’anno giubilare, come anno nel quale Israele attendeva da Dio riscatto e liberazione. Il Messia si presenta ai propri conterranei e a tutto il popolo annunciando proprio il compimento delle vitali speranze che il giubileo portava con sé: la liberazione degli schiavi, la guarigione dei malati, la buona novella annunciata ai poveri. In Gesù tutto finalmente trova compimento. Lui è l’«oggi» di tutte le promesse di Dio.
Attraverso un percorso in cinque meditazioni, è stato anzitutto approfondito il senso del precetto del sabato, radice dell’istituzione giubilare, per poi affrontare, quale secondo momento, il testo cui Dio enuncia le norme e le caratteristiche del Giubileo israelitico. Come terza tappa è stato commentato il testo al quale nostro Signore Gesù Cristo ha fatto riferimento a Nazareth; un testo profetico che riprende l’istituzione giubilare in tutto il suo vigore. Mons. Can. Claudio Arletti ha poi approfondito due pagine del Vangelo di Luca: che vede Gesù tornare nella propria patria e da ultimo il racconto dei discepoli di Emmaus dove anche Cleopa, uno dei due desolati pellegrini, riassume le proprie speranze deluse dalla crocefissione e la morte del suo Maestro in termini che richiamano ancora una volta l’anno giubilare, a testimonianza di quanto tale istituzione avesse plasmato le coscienze e i cuori degli israeliti, divenendo sintesi di tutte le opere che un popolo oppresso attendeva da Dio.