Ricordo di Giovanni d'Ayala Valva, Duca di Valverde, Bali Gran Croce d’Onore e Devozione, Ambasciatore dell'Ordine in Libano

Il 28 febbraio. presso la chiesa delegatizia di San Michele Arcangelo nel borgo antico di Taranto si è svolta una solenne celebrazione eucaristica in occasione del 28º anniversario della morte di don Giovanni d’Ayala Valva, Duca di Valverde, Bali Gran Croce di Onore e Devozione e Ambasciatore dell’Ordine di Malta in Libano.
Un momento di raccoglimento e preghiera per rendere omaggio a un uomo che ha dedicato la sua vita al servizio della fede e della carità, incarnando i valori dell’Ordine di Malta.
La Santa Messa è stata celebrata da don Cataldo Letizia, Cappellano Magistrale della Delegazione di Terra d’Otranto, alla presenza del delegato, dott. Fabio Carducci Agustini dell’Antoglietta, del Prof. Francesco d’Ayala Valva, di Cavalieri e Dame, di simpatizzanti e amici, nonché di rappresentanti del CISOM.
Nel corso dell’omelia, don Cataldo Letizia dopo aver offerto una riflessione profonda sui valori della vera amicizia che viene descritta come un bene prezioso, da scegliere con discernimento e da coltivare con fedeltà.
Successivamente, ha sviluppato il tema della fedeltà coniugale, sottolineando come la fedeltà non sia solo un vincolo tra due persone, ma un valore che si estende a ogni aspetto della vita, in particolare al servizio del prossimo.
Il Cappellano, ha poi tracciato un parallelismo tra fedeltà e amicizia e l’impegno caritatevole del Duca Giovanni d’Ayala Valva.
La sua opera, infatti, non si è limitata a un servizio diplomatico, ma si è concretizzata in iniziative di solidarietà a favore dei più deboli, specialmente in Libano, dove ha svolto la sua missione di ambasciatore dell’Ordine di Malta.
Questa eredità di carità e impegno continua ancora oggi grazie alla Fondazione Duca e Duchessa di Valverde, voluta dallo stesso duca Giovanni d’Ayala Valva per dare continuità alla sua missione di aiuto ai bisognosi.
A suggellare questo momento di intensa spiritualità e ricordo, la celebrazione si è conclusa con la solenne recita della preghiera dell’Ordine, rinnovando così l’impegno di tutti i presenti a portare avanti i valori della fede, della carità e del servizio che hanno ispirato la vita di Giovanni d’Ayala Valva.
La cerimonia è stata l'occasione per riaprire i battenti della chiesa che è stata recentemente sottoposta a lavori di ripristino agibilità ed a breve sarà nuovamente resa disponibile per la celebrazone della Santa Messa domenicale della Delegazione.