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“Rossini e dintorni” concerto di beneficenza a favore delle “Domeniche del Cuore”

Il Procuratore del Gran Priorato di Roma, S.E. Amedeo de Franchis,, in occasione del 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini, ha promosso un concerto di beneficenza dal titolo “Rossini e dintorni” presso la Chiesa di Santa Maria dell’Orto.  Il concerto ha avuto luogo a Roma Mercoledì 21 novembre alla presenza di S.A. Eminentissima il Gran Maestro Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto e S. E. il Grande Ospedaliere Principe Dominique de La Rochefoucauld-Montbel.

Lo scopo benefico prescelto tende ad incrementare sul territorio il progetto “Le domeniche del Cuore”, che il Gran Priorato sta sviluppando in collaborazione con il Professor Massimo Massetti, Responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli e Presidente di “Dona la vita con il cuore ONLUS”; progetto che consiste nello screening cardiologico, presso i Centri Assistenziali del Gran Priorato di Roma e di alcune Delegazioni, e che permette a centinaia di persone che vivono ai margini della società, privi di copertura sanitaria e di possibilità economiche, di essere sottoposti gratuitamente, con l’ausilio di una Unità Mobile, a controlli completi ed approfonditi. L’evento e stato ideato dal confratello Giovanni Martinelli, Vice Delegato della Delegazione Marche Sud, mentre la stessa Delegazione ha offerto il buffet, ricco di prelibatezze e di vini marchigiani. A loro va il nostro grazie più sentito.

La Venerabile Arciconfraternita di Santa Maria dell’Orto ha ospitato il concerto nella sua chiesa omonima, nel cuore di Trastevere e Domenico Rotella, che ricopre l’antica carica di Camerlengo, ha ricevuto gli illustri ospiti, fra i quali ricordiamo gli Ambasciatori presso la Santa Sede Janusz Kotański (Polonia), Rogelio Pfirter (Argentina) e Mendonca Filho (Brasile) con le loro consorti.

Il Maestro Gianluca Libertucci, organista del Vicariato per la Città del Vaticano, ed il soprano Stefania Donzelli hanno dato anima e voce all’organo ottocentesco che sovrasta il portale d’ingresso di questo splendido luogo sacro.

Il concerto ha inteso ripercorrere alcuni celeberrimi brani di Rossini, intervallati da quelli di altri compositori italiani, in un arco temporale che spazia dal barocco di Vivaldi al classicismo di Paisiello e che ci ha fatto apprezzare musicisti quali Padre Davide da Bergamo, Pietro Domenico Paradisi e Giovanni Battista Martini, nonché un giovane allievo di quest’ultimo, unico non italiano di questo concerto, ma quanto mai universale; un allievo di cui Padre Martini così scriveva: “avendo avuto sotto gli occhi alcune composizioni musicali di vario stile, e avendo più volte ascoltato suonare il cembalo, il violino e cantare il Sig. Cav. Amadeo Wolfgango Mozart di Salisburgo, maestro di musica della camera di sua Altezza l’eccelso Principe Arcivescovo Salisburghese, in età di anni 14, con mia singolare ammirazione …”.

 La chiesa ha una storia particolarissima. Non è nata infatti per volontà di un Pontefice ed i titolari delle sue cappelle non sono membri di nobili famiglie romane; Santa Maria dell’Orto ha infatti origini popolari. Vuole la tradizione che attorno al 1488 un contadino, gravemente ammalato, si fosse fermato dinnanzi a un’immagine della Madonna che si trovava sul muro di un orto. Il contadino avrebbe fatto un voto alla Madonna e sarebbe miracolosamente guarito. Gli abitanti della zona decisero di edificare una chiesa per celebrare l’accaduto; costituirono così la Confraternita dei lavoratori di Trastevere, che ebbe il riconoscimento ufficiale nel 1492 da Papa Alessandro VI e venne elevata ad Arciconfraternita nel 1588. Ancora oggi questo sodalizio seguita a prendersi cura di questo splendido luogo di culto.

Peculiarità di questa chiesa nel corso dei secoli ben dodici corporazioni di lavoratori, dette Università delle Arti e dei Mestieri, affiancarono l’Arciconfraternita nei lavori di costruzione, facendosi carico delle spese per gli stucchi, i dipinti, le decorazioni e facendo a gara nell’abbellire ed arricchire quella che era di fatto la “loro” chiesa; ecco allora susseguirsi nelle navate opere di Taddeo e Federico Zuccari, Giovanni Baglione, Corrado Giaquinto, Giuseppe Ranucci; il progetto della facciata fu addirittura affidato ad uno degli architetti più aggiornati ed eleganti del suo tempo, il Vignola

Queste i nomi delle corporazioni: gli ortolani, i pizzicaroli, i fruttaroli, i mercanti, i sensali, i molinari, i vermicellari, i pollaroli, gli scarpinelli,mosciarellari, i vignaroli e i barilari. Li ringraziamo per il prezioso dono che hanno voluto fare alla città di Roma.

Il Sovrano Militare Ordine di Malta ha un legame storico molto speciale con questa chiesa: la carica di “Cardinale Protettore” è stata infatti ricoperta da numerosi Balì Gran Croce di Onore e di Devozione, e, ad eccezione dell’ultimo, tutti Gran Priori di Roma: Carlo Odescalchi, Flavio Chigi, Francesco Ricci Paracciani, Gaetano Bisleti, Giovanni Lajolo. Non poteva esserci dunque luogo più idoneo ad ambientare questo evento così speciale.